#1 La Bic di Bidu ( rubrica di scrittura creativa ): "Bianco, nero e rosso"
- Bidu
- 1 feb 2017
- Tempo di lettura: 3 min
Un'antica leggenda di Daïfet narra che Ade, dio degli Inferi, prima ancora del suo incontro con Persefone, si era innamorato di una giovane fanciulla che viveva tra le campagne della cittadina dell'isola di Yexim e che la osservava, giorno dopo giorno, estirpare le erbacce dagli orti del suo vecchio e ormai stanco padre. Un giorno, quando vide che la ragazza si stava concedendo un po' di riposo lungo le rive del fiume, decise di prendere le sembianze di un giovane e avvenente ragazzo e di presentarsi alla sua amata.
Cedya - così si chiamava colei che rubò il cuore al più tenebroso degli dèi - fu subito affascinata dall'ipnotico sguardo del dio e ne riconobbe sia l'identità che le intenzioni; era infatti noto di come Ade cercasse già da tempo una moglie che gli permettesse di avere anch'egli una lunga e prosperosa prole.
Quando Ade si accorse di essere stato scoperto, non riuscii a profilar parola e tentò di andar via, ma la fanciulla lo fermò e gli propose di concordare un patto: se l'indomani fosse riuscito a portarle un ramo dell'ulivo che si trovava sul più alto monte dell'isola, sarebbe diventata sua sposa. Il dio non poté fare a meno di accettare e subito si congedò dalla ragazza, dirigendosi verso il monte Gexos, dove, però, si imbatté, per uno strano scherzo del destino, nella dea della fertilità e dell'agricoltura, Demetra, che cercò di opporsi in tutti i modi al gesto che Ade era intenzionato a compiere, ma questo la bloccò, chiamando a sé uno stormo di corvi per formare un caotico turbine attorno alla dea. Ritornato nelle sembianze del ragazzo da cui era rimasta affascinata Cedya, le portò il pegno che gli aveva richiesto e la ragazza mantenne la sua promessa, decidendo di scendere nel Regno degli Inferi insieme al suo promesso sposo.
Quasi dieci mesi dopo, Demetra, che per tutto quel tempo aveva cercato un modo per raggiungere Ade e punirlo del suo furto, venne a sapere che sua moglie stava per dare alla luce il loro primogenito e aveva momentaneamente lasciato solo il marito per tornare sulla Terra e passare le ultime settimane di gravidanza insieme al padre e ai suoi fratelli. Una volta scoperto dove abitasse la famiglia di Cedya, fu semplice per la dea tenderle una trappola: non appena la ragazza uscì per una passeggiata e si fu allontanata abbastanza dalla casa, con gesti composti e rapidi, Demetra accelerò la sua gravidanza e la privò della voce, costringendola a partorire nel mezzo della campagna e senza alcun aiuto. Tuttavia, la giovane donna sopravvisse e la dea, infuriata più che mai, la fece assopire e le rapì il bambino, ma non prima di averle mutato l'aspetto.
Quando la fanciulla tornò dai suoi cari, nessuno di loro fu in grado di riconoscerla e, non potendo parlare, non ebbe nemmeno la possibilità di spiegare l'accaduto. Ore dopo, non trovando luogo in cui curarsi e nutrirsi né modo per incontrare il suo amato, morì dissanguata sulle sponde del fiume.
Le settimane passarono e Ade andò a far visita alla famiglia di Cedya che, ancora scossa dalla misteriosa scomparsa della fanciulla, non fu in grado di contenere la rabbia del dio che, mosso da un desiderio di vendetta, bruciò l'intera casa e non mise più piede nella cittadina.
Demetra, invece, consegnò il neonato dagli occhi come il ghiaccio, ereditati dal padre, e dai capelli corvini, ereditati dalla madre, a una dolce e premurosa coppia che viveva al limitare del bosco. Gli anni portarono con sé gioie e dolori al piccolo e la sua prole proliferò nei secoli, fino ad arrivare ai nostri giorni, in cui la sua ultima discendente, ignara delle sue origini, si mimetizza tra la gente comune e conserva ancora quei tratti somatici che avevano tanto distinto i suoi primissimi avi, uniche caratteristiche che la distinguono dal resto della massa, a parte un cappotto da un'insolita tonalità di rosso.
Tuttavia, fate attenzione: se vi trovate a passare da quella che un tempo fu la tranquilla e prosperosa cittadina di Daïfet, non abbassate mai la guardia e non fatevi abbindolare da qualcuno con degli occhi così freddi, poiché circolano strane voci sulla ragazza, voci che parlano di bizzarri fatti accaduti a chi ne incrocia il cammino e macabre ombre che ne seguono i passi.
Bidu
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