#1 Saturday Night Movie: Io prima di te
- Bidu
- 4 feb 2017
- Tempo di lettura: 4 min
Cosa c'è di meglio di divano, film e thè caldo in una fredda serata di febbraio? Anche se si tratta del sabato, per i bibliofili più accaniti, nulla vince contro il film tratto da un bel libro, specialmente se il regista ha fatto un buon lavoro ( tranne il libro stesso )!

Come primo appuntamento di questa rubrica, mi è sembrato carino cominciare con un film che mi ha particolarmente soddisfatta per quanto riguarda il rispetto di quella frase che spesso sembra esser messa lì giusto per: "tratto dal libro". Io prima di te ( originale: Me before you ) è anche, a parer mio, una buona scelta per il tema del mese: una storia d'amore che ha la capacità di farti ridere, piangere e anche arrabbiare, ma, soprattutto, una storia che non si ferma solo al romanticismo, ma spazia anche tra temi seri e che, in altre occasioni, sono stati spesso risolti col classico lieto fine, senza realmente far soffermare chi guarda su spunti così importanti. Questo non è assolutamente il caso di Io prima di te. Non vi preoccupate, non si tratta di nessuno spoiler! Leggete attentamente: "classico lieto fine". Diciamo che, quando si parla di questa storia, più che in altri casi, si vengono a creare varie opinioni tra loro discordanti, che riguardano sia le scelte dei protagonisti sia appunto proprio il concetto di lieto fine...ma mi fermo qui, per evitare di rovinare la sorpresa a chi non ha ancora visto il film e si fa facilmente impressionare dalle anticipazioni!
Comincio col dire che la scelta degli attori è stata più che adeguata: non è da tutti essere capaci di stare completamente fermi mentre si cerca di far trasparire più emozioni possibili solo attraverso l'uso del viso e non è nemmeno da tutti recitare la parte di quella che io chiamo la Gioconda, quella donna che ha sempre il sorriso stampato sulle labbra, ma possiede anche gli occhi tra i più tristi al mondo.
Lou ( Emilia Clarke ) è una ragazza che è costretta ad abbandonare il suo sogno di fare la stilista per lavorare e poter aiutare economicamente la sua famiglia, composta da una madre che si occupa del nonno malato che vive con loro, un padre che ha appena perso il lavoro e una sorella con un bambino a carico e un'improvvisa voglia di tornare al college. Nonostante l'amore che li caratterizza, si percepisce fortemente quella sensazione di vivere sul filo di un rasoio, soprattutto se vi si aggiunge un fidanzato fissato con lo sport che sembra non accorgersi delle difficoltà in cui vive Louisa, che, un giorno, viene licenziata dal suo datore e si ritrova obbligata a provare decine e decine di lavori, ultimo dei quali quello di prendersi cura di un tetraplegico, Will ( Sam Claflin ). Lou è tenuta solo a far compagnia a questo ragazzo e le differenze tra i due si fanno notare fin dal primo istante: lei povera, ma sempre sorridente, dagli abiti sgargianti e con tanta voglia di lavorare più che di vivere l'attimo; lui ricco, cupo e con avventure passate che Louisa mai sognerebbe né oserebbe fare.
Il primo periodo non è tra i più facili, ma, col tempo, Will impara a voler bene alla ragazza e tra loro comincia a scattare qualcosa, mentre intraprendono entrambi una missione nei confronti dell'altro: Will si ripromette di far vivere a Louisa tutto ciò che una ragazza della sua età dovrebbe vivere, mentre lei, dopo aver scoperto le intenzioni di Will, cerca a tutti i costi di fargli tornare quella voglia di rimanere al mondo - e allo stesso tempo di esserne il padrone - che lo caratterizzava prima dell'incidente che l'ha costretto ad abbandonarsi sulla sedia a rotelle.
La trama della pellicola segue molto quella del libro e non è una cosa che capita tutti i giorni! Le uniche pecche sono poche, ma, a parer mio, sarebbero dovute essere inserite per facilitare a chi non ha letto il libro la comprensione di alcune scelte dei protagonisti: le due che più di tutte avrei preferito vedere sono un episodio di violenza subita da Louisa - che fa capire che non si tratta di una ragazza spensierata e a tratti sciocca, ma molto forte e con un grande senso del dovere - e la scelta dell'ormai ex fidanzato di Lou di spifferare alla stampa le intenzioni di Will - che dà conferma al fatto che il personaggio interpretato da Matthew Lewis non sia stato lasciato per colpa di un ragazzo più bello, gentile e ricco di lui, ma perché possiede un carattere a dir poco orrendo.
Infine, mi sembra giusto anche parlare degli aspetti più tecnici della pellicola: la fotografia è a dir poco impressionante e la scelta dei costumi sembra quasi essere stata fatta dall'autrice del libro, però, in particolare, vorrei soffermarmi sulla colonna sonora, la quale dimostra che non è sempre e per forza necessario scegliere canzoni inedite, bensì l'importante è trovare quelle canzoni che provocano le stesse sensazioni vissute durante la lettura del libro, ovvero le stesse provate dai personaggi...ma, in fondo, devo ammettere di essere un po' di parte, perché, quando si opta per Ed Sheeran, Imagine Dragons e X Ambassadors tutti e tre insieme, non si può non avere il consenso di Bidu.
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